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XV secolo 29 m slm
Il progetto originario lo descriveva, soprattutto, come un castello militare, caposaldo di un sistema difensivo articolato in alte cortine raccordato da torri e bastioni che dovevano proteggere l’intera città. Il castello ha pianta rettangolare con due torri cilindriche a sud co] legate da una cortina muraria in cui, un toro in pietra sull’alta scar pa ed un motivo ad archetti ogivali su mensole scandiscono il prospetto esteriore. Al di sopra degli archetti un’alta fascia di muratur è interrotta dalle bocche da fuoco. Nella zona nord, diroccata, una serie di terrazze permettono l’accesso alle torri e all’osservatorio. i torri all’interno presentano una scala circolare centrale con (tinque vani rettangolari che ospitano i pezzi di artiglieria. La struttura muraria è mista ed è composta da pietra di varia pci zatura e mattoni di laterizio Esistono dati che riconducono ad una prima struttura fortificata, in una corrispondente all1attuale localizzazione del castello di Reggio Calabria, che consentono una prima datazione dell’insediamento intorno all’anno 1027. Ma è necessario arrivare all’epoca di Ferdinando d’Aragona per identificare l’attuale struttura. Egli, infatti, nel 1458, fece restaurare la fortezza e fece aggiungere le due torri menate circolari ed il corpo di collegamento fra le due torri e nel 1479 fece realizzare il rivellino esterno ed il fossato. Dopo l’ultimo assedio da parte dei turchi, nel 1640, sotto i governatori spagnoli Alfonso de Aznir e Roberto Daulo, furono effettuate numerose opere dì ristrutturazione, documentate dall’Archivio di Stato di Napoli. Nel 1794 ospitò, nelle sue prigioni, molti cospiratori che osteggiavano gli spagnoli e speravano in un intervento francese. Nel 1806, l’esercito francese invase il Regno di Napoli e si spinse fino a Reggio Calabria, ma il castello fu presto ceduto agli inglesi, che in quel periodo erano stanziati a Messina, dopo aver subito però ingenti danni nella parte meridionale. Nel 1550, fu in parte riedificato e furono abbattute le vecchie case che gli erano state costruite intorno. Il capoluogo si raggiunge grazie all’Aeroporto dello Stretto ed all’autostrada provenendo da Nord Il collegamento con la Sicilia è garantito da aliscafi e traghetti che trasportano sia passeggeri che automezzi.
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