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di Lilli Tripodi
Con i suoi vicoli, con le sue antichissime chiese e con la maestosa cattedrale, con il castello medievale il borgo di Gerace rappresenta una vera e propria eccellenza tra i beni architettonici e culturali della nostra provincia, la cui bellezza è ancor di più avvalorata da una posizione geografica privilegiata che, dall’alto della rupe sulla quale sorgono le vestigia del castello medievale, permette di allungare lo sguardo sull’ineguagliabile paesaggio della Costa dei Gelsomini. Un perfetto mix tra storia e tradizione che testimonia ancora oggi la grazia che il popolo della Magna Grecia è riuscito a imprimere nel territorio della Locride. Infatti, Gerace è nota come diretta discendente dell’antica colonia di Locri Epizephiri, poiché la sua fondazione risale al X secolo e, stando a quanto tramandato dalla locale leggenda, fu dovuta proprio alla fuga di un gruppo di locresi che, scampati all’assalto dei saraceni, furono guidati sulla rupe da un bellissimo sparviero. Il paesaggio geracese è costituito da un insieme di elementi di notevole pregio architettonico, costituenti il centro storico, che si amalgano armonicamente con le costruzioni più recenti, sviluppatesi secondo criteri urbanistici precisi e ordinati. Elementi di spicco all’interno di questo complesso sistema insediativo sono le antiche mura della cittadina, le strade lastricate con pietra viva messa di “cozzo”, cioè verticalmente con la funzione di frenare il movimento dell’acqua piovana così come quello degli zoccoli dei cavalli, e le antiche piazze, quali Piazza del Tocco, rappresentante la Curia Civilis, l’antica sede del parlamento locale costituito da rappresentanti della nobiltà, della borghesia e dei mastri, e Piazza Tribuna, antistante la Curia Episcopalis, sede del potere religioso del vescovo dell’antica Diocesi di Locri. Sulle principali vie del paese si prospettano le facciate degli antichi palazzi nobiliari, arricchiti da sontuosi portali e dagli eleganti stemmi di famiglia. Ne sono esempio Palazzo Grimaldi – Serra, Palazzo Migliaccio, Palazzo Candida, Palazzo Arcano, Palazzo Del Balzo, ognuno dei quali presenta dei particolari decorativi del tutto singolari, come il loggiato cinquecentesco di casa Zangara, gli ornamenti lapidei di casa Trombi, il portale a tutto sesto e le bifore in conci misti neri e gialli di casa Lucifero e, infine, la facciata di casa Marvasi. Visitando Gerace è inevitabile farsi coinvolgere dal clima mistico dei suoi numerosi edifici religiosi. La più antica chiesa presente a Gerace è la maestosa Cattedrale dell’Assunta, consacrata nel 1045 e ricostruita nel 1222, la più grande della Calabria e oggetto di interesse per molti turisti europei. Conserva ancora oggi l’antico rito bizantino insieme a quello cattolico. Particolarmente suggestiva è la cripta, costituita da 26 colonne romane del IV-III sec. a.C. che sostengono una sontuosa volta. In perfetto stile bizantino si può ammirare anche la chiesa di San Giovannello, dove il rito bizantino costituisce ancora il rito ufficiale della messa ivi celebrata, mentre la chiesa di San Francesco d’Assisi è l’edificio di punta dello stile romanico – gotico geracese. Parte integrante e storicamente rilevante di Gerace è Borgo Maggiore che, sulla SS 111 da Locri a Gerace, ne precede l’arrivo di pochi chilometri. Tipiche di questo luogo sono le abitazioni scavate nel tufo e le argille di foggia greca, opera di abili artigiani eredi di un’antica tradizione di vasai.
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