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La maggior parte degli arresti ha interessato individui operanti a San Lorenzo e Bagaladi, due piccoli comuni pre aspromontani che contano complessivamente circa 4000 abitanti.
Un dato allarmante come evidenziato anche dal Procuratore capo della Dda di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho durante la conferenza stampa in seguito all’operazione.
Una situazione non indifferente anche alla luce del fatto che ancora una volta i cittadini si sono sentiti impotenti di fronte allo Stato considerando che, dopo gli accertamenti del caso, era stato appurato che entrambe le amministrazioni comunali non avevano subito infiltrazioni mafiose e che potevano continuare il loro operato.
Recente la sentenza del Tar che ha dato ragione al ricorso presentato dall’allora sindaco Federico Curatola e dalla sua amministrazione di Bagaladi avverso lo scioglimento deciso dal Consiglio dei Ministri. Nel frattempo il paese è stato guidato dai commissari. Quindi perchè sciogliere un’amministrazione? Adesso il comune é amministrato dal primo cittadino Monorchio che é stato eletto nei mesi scorsi.
A San Lorenzo, la commissione d’accesso non aveva trovato elementi utili per lo scioglimento con il commissario prefettizio, dott. Fabio, che veniva chiamato a guidare il comune dopo le dimissioni del sindaco Sapone e della maggioranza a seguito di varie vicissitudini interne anche se, in quel fatidico momento, l’ex primo cittadino aveva ancora la maggioranza e rifiutava la ricerca di “ritorno” dei “dissidenti” all’indomani della positiva notizia che arrivava da Roma e che donava importanza al territorio laurentino. Le recenti elezioni non aveva fatto registrare la presenza di liste nella campagna elettorale con il conseguente, ancora in atto, prolungamento della gestione commissariale.
Ed adesso?
E’ arrivata l’operazione “Ultima Spiaggia” nella quale si attesta il contrario e si comprende come le due amministrazioni avrebbero svolto il proprio compito al servizio dei cittadini nonostante le difficoltà che vengono evidenziate nell’ordinanza.
Chi capisce qualcosa? Qual é il ruolo dello Stato in tutto questo?
Sicuramente, come sottolineato dallo stesso Procuratore aggiunto Nicola Gratteri, “Così com’è la norma sullo scioglimento degli enti locali non va bene. Bisognerebbe avere il potere di azzerare completamente l’apparato burocratico. – ha dichiarato Gratteri –Se una famiglia di ‘ndrangheta è potente decide anche chi sono i tecnici comunali. Anche se si sostituisce il potere politico, rimane sempre la longa manus della ‘ndrangheta su quel Comune. Bisogna avere il coraggio di ampliare il potere dei commissari altrimenti avremo sempre risultati a metà”.
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2 thoughts on “Operazione Ultima spiaggia: qual é il senso delle commissioni prefettizie?”