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Melito Porto Salvo, la Corte dei Conti interviene. Come ha riportato Giuseppe Toscano della Gazzetta del Sud, l’organo contabile ha concesso sessanta giorni di tempo al Comune per realizzare un piano di rientro dai debiti certi, liquidi ed estinguibili.
Corte dei Conti, arriva l’intervento
La Corte dei Conti ha concesso al Comune di Melito Porto Salvo il tempo massimo di sessanta giorni per realizzare un piano di rientro dai debiti certi, liquidi ed estinguibili. Se la prescrizione non dovesse essere rispettata verrà disposta invece la trasmissione degli atti in Prefettura. Si avvieranno in questo caso le procedure che portano a dichiarare il dissesto del Comune capofila dell’area grecanica.
La Corte dei Conti ha inoltre invitato il Primo Cittadino, Giuseppe Meduri, ad adempiere ad una serie di prescrizioni senza lo spazio di alcuna proroga. Il piano dovrà essere quindi corredato con adeguate coperture finanziarie e dovrà essere trasmesso entro trenta giorni dall’approvazione, con parere favorevole dell’organo di revisione. Inoltre, con cadenza semestrale, dovranno essere forniti aggiornamenti alla Corte de Conti.
Urgenza di adottare misure correttive
Nel fascicolo di delibera della sezione calabrese dell’organo contabile viene anche sottolineato come il Sindaco melitese, dopo alcune sollecitazioni circa alcune situazioni di bilancio non del tutto chiare abbia quindi, chiesto una proroga facendo però, presente l’impossibilità di trovare i dati necessari. Tuttavia, con lo scadere della proroga di un mese, non è stata invece fornita alcuna risposta.
Infine, la Corte dei Conti sottolinea l’urgenza di adottare le necessarie misure correttive. Viene poi rivelata una grave tensione di cassa; la presenza di una situazione debitoria che potrebbe essere elevata e non ripianabile con i soliti strumenti di pianificazione del bilancio; ed ancora una rappresentazione non corretta dei dati di bilancio e dell’invio di segnalazione non sempre attendibili.
La decisione adottata dalla Corte dei Conti è stata quindi invitata al Sindaco; al presidente del Consiglio Comunale; al Revisore dei conti e alla Procura contabile regionale.
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Non riesco a comprendere come un comune possa andare in dissesto finanziario…. Eppure la tassazione locale è da sempre stata elevatissima i servizi pubblici in genere essenziali, anche l’essenzialità degli stessi si protrae da sempre… Dunque come fa un comune ad andare in dissesto? Magie grecaniche????