L’ideologia e idologismo

virginia iacopino

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L’ ideologia e idologismo della poetessa e scrittrice Virgina Iacopino:

Seguire un’ideologia non costituisce un male, anzi la stonatura sta nell’ideologismo svuota l’deologia, perde di vista la morale e non s coniuga con la spiritulità per cui i principi astratti dell’ideologi diventono ideologismi.

L’ideologia per essere universalmente vincente deve avere il pregio di non trasformarsi in ideologismo. Coloro che seguono una buona ideologia offrono tutte le energie della loro vita per raggiungere una grande causa comune.

Bierman Wolf, cantante tedesco in una delle sue bellissime canzoni mette in evidenza l’ideologia tradita”:

“Ora canto per tutti i miei compagni

la canzone della rivoluzione tradita

e canto per i traditori,

Canto la grande canzone del tradimento

e la mia chitarra geme di vergogna

e la mia chitara esulta di felicità

e le mie labbra incredibile pregono con fervore

l’uom, il Dio di tutta la mia fede”.

Il marxismo, ideologia dell’avvenire si prefiggeva la nascita della “civiltà del lavoratore” in una società realizzata secondo i rigorosi principi del social-comunismo cristiano, ma venne tradito dalla feroce dialettica politica-religiosa.

Papa Urbano II (1095) parlò con fervore e con tutta l’arte di un grande oratore, la folle fu immensa e la risposta fu immediata e straordinaria. Dio avrebbe guidato tutti i crociati e chi fosse morto in battaglia avrebbe ricevuto l’assoluzione e la remissione dei peccati, tutti sarebbero stati ricchi e veri amici di Dio. La buona ideologia di Cristo ha degenerato…

L’orientamento politico e ideologico musulmano da parte degli integralisti si è trasformato in ideologismo e la cultura del popolo ebraico diventò ideologia razzista antisemitica. Il libero pensiero etico politico che difendeva i diritti individuali inalienabili, che abbracciavano la sfera spiriuale e materiale, fallì perchè l’ideologia si trasformò in idologia.

Don Minzoni avvertiva la sua morte e nel suo diario aveva annotato:”dormirò in pace come un guerriero che colpito a morte si avvolge nella sua bandiera”. Lo stesso ammetteva che per sentire buoni gli altri, bisogna prima rendere buoni se stessi, gli altri li chiamano cattivi quando siamo noi cattivi. La sua ideologia non accettava compromessi. Don Minzoni fu tragicamente ammazzato.

Che Guevara è stato idealista militante dell’impegno morale per la solidarietà e la liberazione delle multinazinali nord americane. La sua ideologia gli dava energia per tagliare canne da zucchero sotto il sole cocente, di costruire case, di esercitare la professione di medico.

Agiva da politico ideologico contro gli opportunisti e contro gli errori che la sinistra latina americana commetteva. El Che’ è stato teorico e poetico delle sue ideologie in grado di vedere un futuro concreto per tutti gli opressi. El Che’ le mani “se le sporcava”.

Lavorava per i più umili, rappresentava il rinnovamento, aveva massimo rispetto per i prigionieri e i falsi nemici anzi li curava con amore.

El Che’ ha insegnato a tutti l’umanità di accettare l’altro, ogni vero uomo deve sentire sulla sua guancia lo schiaffo dato sulla guancia di un’altro uomo. Viva la buona ideologia!

 

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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