Genocidio degli Armeni, la commemorazione a Brancaleone

Genocidio degli Armeni

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Svolta lo scorso 25 aprile, nel borgo di Brancaleone Vetus la commemorazione in ricordo del genocidio degli Armeni.

Genocidio degli Armeni, la commemorazione

Il consueto appuntamento commemorativo si è svolto giovedì 25 Aprile a Brancaleone vetus. Una manifestazione patrocinata dall’ambasciata della repubblica Armena di Roma e dal comune di Brancaleone che ogni anno attira un gran numero di pubblico nel borgo.
La giornata si è aperta nel segno dei saluti e dei ringraziamenti a cura del presidente della pro loco Carmine Verduci. Lo stesso ha sottolineato il grande impegno dei soci dell’associazione e del Consorzio di bonifica basso ionio reggino per il progetto “Renaissance Brancaleone vetus”. Un progetto che ha riqualificato e messo in sicurezza il borgo antico consentendo così una fruizione idonea alle visite e a questa manifestazione in particolare. Presenti anche il viceprefetto Salvatore Mottola di Amato che ha posto i saluti a nome della triade commissariale di Brancaleone che dal secondo anno partecipa all’evento con grande entusiasmo.

La benedizione del pane

Sebastiano Stranges, anima di questo importante evento, ha proseguito con un racconto sulle origini dei primi insediamenti Armeni tra l’ VIII e IX secolo d.C. in questo territorio, oggi conosciuto come “Valle degli armeni”. La prima parte si è conclusa con la benedizione del pane Armeno (lavash) benedetto da Don Vladimiro Calvari delegato dal Parroco Don Ivan Iacopino, assente per impegni parrocchiali.
Al termine del cerimoniale di benedizione del pane Armeno, la folla che si trovava chiesa Maria SS Annunziata del vecchio borgo si è diretta in corteo verso l’antica chiesa Protopapale del borgo con una solenne fiaccolata. Sul sito è stata accesa la “fiamma della Memoria” e osservato un minuto di silenzio in memoria dei martiri Armeni, trucidati dai turchi nel 1915 quando occuparono i loro territori.

Visita all’Albero della Vita

Il pomeriggio è proseguito con la visita alla chiesa grotta denominata Albero della vita con Sebastiano Stranges. Lo stesso ha illustrato le caratteristiche di questi primi insegnamenti Armeni a Brancaleone e nei dintorni, come Bruzzano, Staiti e Ferruzzano. Presente all’evento anche una nota cooperativa che ha presentato i vini dell’azienda caratteristici per la somiglianza dei vini Armeni; e la presenza di uno dei massimi esperti della viticoltura e dell’archeologia del territorio, il prof. Orlando Sculli.
L’organizzazione ha sottolineato l’importanza dell’evento che ha unito il dramma del popolo Armeno, presente all’evento con una piccola delegazione di Calabria e Sicilia, e gli aspetti culturali e i costumi con la presenza di abiti tipici dell’Armenia indossati dal Presidente della Pro Loco Carmine Verduci e dalla giovane Themina Arshakyan d origine armena.

Ancora un successo

Per l’ennesimo anno, si è registrato un successo di presenze con diverse associazioni del territorio presenti all’evento; moltissimi provenienti dalla Sicilia, dal reggino, dalla locride e dal Cosentino.

“Eventi come questo – ha sottolineato la pro loco di Brancaleone – servono a ricordare tragici eventi storici che ci toccano da vicino, e che alcune nazioni come la Turchia ancora negano. Un forte segnale del Governo italiano è arrivato quest’anno con il riconoscimento del Genocidio in Senato; motivo per cui siamo veramente orgogliosi di questo importante atto di riconoscimento”.

La manifestazione avrà appuntamento l’anno prossimo sempre il 25 aprile giorno della liberazione Italiana; data emblematica, che rappresenta l’unione di due momenti storici e tragici della storia mondiale.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it