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E’ scattato oggi il divieto balneazione temporaneo a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Intanto le acque sono di nuovo balneabili.
Divieto balneazione temporaneo a Melito Porto Salvo, dettagli:
Il Sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Meduri, ha disposto in data odierna, 2 luglio 2018, il divieto balneazione temporaneo a Melito P. S. in alcuni tratti di mare. Al fine di tutelare la “salute pubblica e la pubblica e privata incolumità”. Il 25 luglio, inoltre, è arrivato l’esito della balneazione delle acque del mare di Melito Porto Salvo.
Nello specifico, i tratti interessati dal divieto sono:
50 metri lato Taranto e 50 metri lato Reggio Calabria, in prossimità della fuoriuscita fognaria di Via Cristoforo Colombo. (Sottopasso denominato “Checco”);
ed ancora, 50 metri lato Taranto e 50 metri lato Reggio Calabria, in prossimità della fuoriuscita fognaria di Via Rumbolo – Lungomare dei Mille;
50 metri lato Taranto e 50 metri lato Reggio Calabria, in prossimità della fuoriuscita fognaria di Via Marco Centola – Lungomare dei Mille;
50 metri lato Taranto e 50 metri lato Reggio Calabria, in prossimità della fuoriuscita fognaria Lungomare dei Mille – Torrente Tabacco.
Segnalazioni di Vincenzo Crea
Il rischio ambientale cresce e la situazione per i cittadini è sempre più insostenibile; specialmente con l’avanzare della stagione estiva e l’aumento delle temperature, durante le quali aumenta anche il rischio di infezioni.
Nei giorni scorsi, il Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, Vincenzo Crea, aveva segnalato la fuoriuscita fognaria in Via Rumbolo di Melito Porto Salvo. Una situazione che ormai continua a protrarsi da troppo tempo.
“Voglio – scriveva Crea – richiamare l’attenzione delle Istituzioni, sul fatto che, le esalazioni fognarie e le sostanze nocive in esse contenute sono respirate da una signora, esposta direttamente al fenomeno, con patologia oncologica e in atto sottoposta a cure chemioterapiche; quindi più suscettibile ad infezioni. Di conseguenza scatta l’obbligo di una particolare tutela della sua salute”.
Si spera infine, che le Istituzioni intervengano al più presto al fine di limitare i danni alla salute di tutti i cittadini e all’ambiente.
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